La magia delle note

Sasca Malabaila - Cantante
Le parole non bastano, alcune emozioni hanno bisogno di qualcosa di più, di un supporto che condensi
in un tempo breve il percorso emotivo del testo.

Nella realtà i tempi sono più lunghi, in scena si rappresentano anni, mesi e giorni nel volgere di un paio d'ore al massimo, e alcune emozioni che richiedono tempi lunghi per essere vissute e interiorizzate rischiano di non essere percepite dal pubblico con l'intensità necessaria.

In soccorso a questa oggettiva necessità restrittiva, quella del tempo appunto, giungono la musica e il canto. La musica, quale sottofondo alla recitazione, in diverse situazioni offre allo spettatore la percezione del "sentire" la situazione scenica da parte del personaggio. In altre parole, attraverso un tema musicale lo spettatore percepisce meglio e più a fondo le emozioni che prova il personaggio, oltre la profondità della recitazione e la prosodia dell'interpretazione.

Il canto infine è il sigillo, il timbro che connota tutto quanto si è sentito e visto fino a quel momento. Non è un caso che il genere teatrale del musical è particolarmente coinvolgente (come anche la lirica del resto), poiché in questi meravigliosi canali recitativi c'è una completezza assoluta di elementi che stimolano la percezione e la condivisione delle emozioni: recitazione, interpretazione, musica, canto e danza. Il successo di queste opere è determinato in buona sostanza dall'abile dosaggio di questi elementi.

Ne "L'ultimo giorno" il canto e le musiche aiutano lo spettatore a percepire il disagio e la speranza, la forza e l'intensità delle emozioni in modo da non parlare tanto alle orecchie ma all'anima di chi ascolta. La scelta musicale è affidata a Sasca Malabaila che contribuisce anche con l'esecuzione delle canzoni.


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